Insieme a Brembilla centro, Cadelfoglia è una delle frazioni più popolate della Valle Brembilla, insediatasi nel fondovalle. Sorge sui due lati del torrente Brembilla e della strada provinciale 24 della Valle Brembilla che sale a Gerosa ed in Valle Taleggio. Insieme ai tanti nuovi insediamenti privati ed industriali, conserva ancora alcuni luoghi e costruzioni antiche di pregio.

Prima della cacciata ad opera della Repubblica di Venezia, Cadelfoglia faceva parte del Comune di Brembilla, che si era staccato nel 1234 dalla corte di Almenno. Tuttavia Cadelfoglia non subì la distruzione, perché, insieme a Passabona e Cavaglia, riuscì a farsi inserire furbescamente nel Comune di Gerosa e ad evitare così la rappresaglia veneta. In seguito i veneziani, accortisi del tranello, punirono queste contrade con un'ammenda. La controversia con Brembilla però rimase aspra; perciò Cadelfoglia e le altre furbe contrade restarono a metà strada tra i due comuni fino alla fine della dominazione veneta, senza essere riconosciute da nessuno.

Ai tempi della visita di S. Carlo Borromeo nel 1575 alla Chiesa di San Rocco la contrada era florida e fino al 1700 autonoma col nome di Cadunine, che forse era il nome che riuniva Cadelfoglia e le altre contrade contese tra Brembilla e Gerosa.

Nel 1830 il borgo contadino contava 166 abitanti distribuiti in 41 nuclei familiari. Intorno alla metà degli anni '50 Cadelfoglia comincia a perdere la sua identità di borgo contadino: il mulino cessa l'attività, le stalle si trasformano in abitazioni e vengono quindi rimosse le antiche scale esterne in pietra.

Oggi solo nella zona retrostante della contrada alcuni caseggiati mantengono l'antico aspetto rurale con scale e loggiati in legno nella strettoia verso Case Sopra. Di notevole interesse architettonico il ponte che attraversa il torrente Brembilla, suggestive le nicchie inserite nei terrazzamenti dietro la contrada, di buon valore il dipinto murale della Vergine collocato sulla facciata di un'abitazione.

Di notevole interesse su uno stipite di una porta di casa, all'inizio della strada per Garateno, vi è lo stemma dei 'Carminati'. Nella storia più recente della contrada vanno ricordate l''Osteria vino e gazzose', 'L'ostarea di Ròss' e quella dello 'Stalù'.

La chiesa di San Rocco

E' situata nel borgo storico ed è preceduta da una graziosa piazzetta. Sopra la porta centrale è raffigurata l'immagine della Madonna del Carmine, ai lati sono dipinti entro cartigli i santi Rocco, che ne è il protettore, e Sebastiano. Nel 1500 esisteva già una piccola santella dedicata a San Rocco.

L'interno della Chiesa presenta una pianta a croce greca, alla quale si aggiunge il presbiterio che corrisponde alla cappella primitiva. La decorazione del coro e del presbiterio, di gusto settecentesco, è molto bella e fantasiosa e tutta eseguita a pittura senza l'ausilio di stucco.

La decorazione è stata restaurata nel 1996. Del Settecento è pure l'altare maggiore in legno scolpito laccato dorato e presenta una tribuna a forma di tempietto. Recentemente il prezioso altare è stato restaurato dallo scultore Luciano Gritti. Abbelliscono il coro tre grandi tele, restaurate nel 1986, delle quali quella centrale rappresenta la Madonna del Suffragio e Angeli  del pittore veneziano Angelo Lion (1627).

Gli abitanti di Cadelfoglia sono molto devoti a S. Rocco la cui solennità si celebra il 16 agosto, come anche alla Madonna del Carmelo e a San Sebastiano, festeggiati rispettivamente nei mesi di Luglio e Gennaio. Fino agli anni '60 veniva festeggiata anche l'Addolorata e Sant’Orsola.

PERCORSI NATURALISTICI

Cadelfoglia è il luogo di partenza e di arrivo di un’escursione naturalistica molto bella, che attraversa la valle dei Faggi e sale fino a Cavaglia, per poi scender a Grumello e di nuovo a Cadelfoglia. L’escursione parte dalla località  Capreduzzo ed è segnalata con il Sentiero CAI 592 C ed è della durata complessiva di 2 h 45 m. Durante l’escursione si possono incontrare alcune tipiche costruzioni molto interessanti denominate «Calchere», utilizzate per la cottura del sasso e la sua trasformazione in calce.

Da Cadelfoglia si può salire con il comodo sentiero CAI 592 E, passando per la contrada di Garateno, a Blello, caratteristico borgo montano, da cui si gode del panorama su tutta la valle. Da Blello si può proseguire e salire alla tipica Chiesetta e poi alla frazione di Curnino Alto. Qui si incrocia il sentiero CAI 571, che conduce  alla Bocchetta Piazzacava e ai Tre Faggi.