Catremerio

 Insieme a Cavaglia, Catremerio è uno dei borghi storici dell’itinerario, raggiungibile in auto è meta di numerosi turisti tutto l’anno, interessati a scoprire contrade storiche.

Dopo le recenti iniziative di restauro e ristrutturazione dei primi anni novanta, promosse da gruppi di volontariato, il Borgo è diventato un simbolo e una destinazione privilegiata del turismo culturale. A Catremerio è possibile osservare alcune caratteristiche del borgo rustico montano, con numerosi elementi ancora ben conservati e con evidenti testimonianze delle antiche attività rurali. Il borgo presenta gli elementi architettonici tipici delle case contadine del cinquecento e del settecento: interni a volta (silter),  giochi di ballatoi in legno che collegano i caseggiati, comignoli e tetti in coppi,  canali di scolo tracciati nel selciato, edicole votive e tanti altri particolari. Molte delle case sono ancora abitate ed è  evidente la vocazione contadina del borgo, testimoniata anche dalle numerose piccole stalle.

Catremerio è composto da due contrade distinte: “Catremerio di qua”, degli Sgarbui (avvocati) e “Catremerio di là”, dei Balos (furbi) “Baloss”, situata in prossimità della Chiesetta di San Gaetano.

Nella prima, tutte le abitazioni sono disposte in circolo e si affacciano su una piazzetta dove spiccano gli stupendi giochi architettonici fatti di  scale esterne in legno, di ballatoi e di lobbie che collegano le case. Le case sono databili intorno al Settecento e a testimonianza sono visibili alcune date 1738, 1754 scolpite sulle volte d’entrata.

Da osservare anche il caratteristico porticato di passaggio che attraversa una casa e permette l’accesso alla mulattiera che conduce all’altra contrada e alla chiesa.

Al piano terra delle varie abitazioni  le stanze sono a “silter”, adibite un tempo a stalle, con a fianco le cucine caratterizzate dal pavimento in pietra. Alcune al loro interno  conservano l’antico camino, la pegna’ (stufa) e la credenza.  Le finestre e le porte sono di diversa grandezza e forma, con prevalenza di stile ad arco. Al centro dello stretto viottolo che attraversa il borgo di Catremerio, scorre un piccolo canale scolatoio dei tetti, che raccoglie e convoglia l’acqua a valle, numerose le fontane e lavatoi nei pressi del borgo. La seconda contrada, nella quale spiccano le date 1546 e 1581 incise sulle arcate di alcune porte e un affresco del Cinquecento raffigurante la pietà e lo stemma della famiglia Carminati, si sviluppa lungo la mulattiera che dalla chiesa porta al cimitero con alcune abitazioni originali e altre ristrutturate. La piccola chiesa risale agli inizi dell‘ottocento e sorge su una settecentesca cappella dedicata a san Gaetano, santo patrono di Catremerio.     La chiesetta è stata oggetto di diversi ampliamenti, sino ad assumere l’attuale dimensione agli inizi del Novecento, periodo in cui il borgo contava 310 abitanti e divenne parrocchia autonoma staccandosi da Brembilla.  Dal 1986 la parrocchia di San Gaetano di Catremerio è aggregata a Sant’Antonio Abbandonato. La festa del patrono si celebra nella prima metà di Agosto, con funzioni, processione e festeggiamenti che durano tre giorni con grande afflusso di gente ed emigrati. Catremerio si può raggiungere anche in auto percorrendo la strada che dal centro di Brembilla o da Zogno porta in 15 minuti a sant’Antonio Abbandonato e da lì in pochi minuti a Catremerio.