Rifugio Pizzo Cerro

Dalla cima del Castello della Regina, proseguendo sul sentiero CAI 596, si costeggia la cresta del crinale verso sud, affascinati dalla vista che si perde lungo tutta la val Brembilla sulla destra e alcuni scorci della val Brembana sul lato opposto. Superati alcuni appostamenti fissi per la caccia, in poco più di mezz’ora si raggiunge il rifugio  Lupi di Brembilla (1266 m),  posto su un pianoro nelle immediate vicinanze della vetta del Pizzo Cerro (1285 m), dove è ben visibile una cappella, che  veglia su tutta la vallata.  La cima del Pizzo Cerro, facilmente raggiungibile anche da Catremerio, è meta abituale di numerosi escursionisti, che, oltre alla bellezza del panorama, possono pregiarsi dell’ospitalità del rifugio, luogo ideale per una sosta di ristoro e per trascorrere momenti di relax durante l’escursione.  Il rifugio, gestito dall’associazione Lupi di Brembilla, è aperto la domenica e offre un ottimo servizio di ristorazione.

Dopo la sosta al rifugio, l’itinerario prosegue seguendo sempre il sentiero CAI 596, che scende verso la località Catremerio, attraverso alcuni brevi tornanti e una fitta faggeta. In breve, oltrepassata una baita, si raggiunge una piccola sella che segna il confine tra i comuni di Brembilla e San Pellegrino Terme. In questa zona si trova una delle più profonde grotte del comune di Brembilla, la Lacca del Roccolino, che raggiunge una profondità esplorata di un centinaio di metri.                                          

Su questa costa sono disposti alcuni roccoli, tra cui il “Roccolo Spadì”, testimonianza suggestiva della caccia con le reti che veniva praticata fino a poco tempo fa e soprattutto della capacità dell’uomo di intervenire modificando l’aspetto dei luoghi disponendo intorno ai caselli numerosi faggi, donando agli spazi caratteristiche uniche e ancora oggi affascinanti. Proseguendo sul sentiero, dopo poche centinaia di metri si incrocia una strada agrosilvopastorale, che salendo, in pochi minuti porta alla contrada di Crosnello.