Crosnello

Sicuramente una delle contrade più suggestive del percorso. Immersa in una atmosfera irreale, Crosnello  (Crösnel), a 1094 metri s.l.m.,  sorge su un piccolo costone roccioso,  circondata da prati immensi e da una secolare selva di faggi. Il borgo è costituito da un gruppo di case e stalle in pietra antica, che risalgono alla fine del Cinquecento. Dal secondo dopoguerra la contrada è disabitata e vi salgono solo contadini per portare le mandrie al pascolo. Crosnello è meta ambita di chi vuole uscire dal caos del quotidiano. Contribuiscono non poco all’atmosfera le abitazioni discretamente conservate, la singolarità dei muri di contenimento, lo “slaàcc” e i molti roccoli che delimitano la costiera, vero giardino di arte botanica. Da sempre la contrada lotta con la penuria d’acqua e se ormai nessuno vive qui in pianta stabile, non è raro sentire lo scampanio delle mandrie di mucche, ultime custodi e protettrici di questo angolo di pace. Sul valico di confine che si trova alcune centinaia di metri sopra la contrada,  non si può non osservare con curiosità e piacere la Santella del Viandante, che reca al suo interno un bel dipinto e un “comodo” rifugio per viaggiatori d’altri tempi. In prossimità si nota anche una particolare conformazione della montagna. Un grande prato del versante si sviluppa in una grande conca a forma di imbuto, nel quale le acque defluiscono verso il punto centrale e anche più basso. Le acque entrano nella montagna attraverso un buco e scompaiono senza  più riapparire, collegandosi al sistema di grotte della Lacca del Roccolino. Da Crosnello la discesa prosegue verso la contrada di Catremerio attraverso la ripida, ma suggestiva mulattiera che collega in pochi minuti le due contrade, oppure ripercorrendo la più dolce strada agrosilvopastorale.